Insicurezza e timidezza? Ecco come affrontarle!

La timidezza, così come ogni manifestazione di senso di insicurezza, può portare a seri problemi sociali. Importante è stabilire il grado di disagio provato dall’individuo, al fine di comprendere se si debba affrontare una semplice situazione di difficoltà momentanea oppure se sia il caso di gestire il problema come vera e propria patologia.

Generalmente una persona timida manifesta il suo senso di insicurezza attraverso segnali facilmente riconoscibili, come rossore del viso, tremore e sudorazione. Le sensazioni interne sono invece battito cardiaco accelerato, bocca asciutta, mal di stomaco e nausea. Chiaramente si hanno delle differenze da un individuo all’altro, ma alcuni atteggiamenti si ripetono costantemente.

Ad esempio, la timidezza porta ad evitare di incrociare lo sguardo durante uno scontro verbale; porta ad un’eccessiva formalità nelle relazioni interpersonali; riduce la voglia di interazione, per paura di sentirsi al centro dell’attenzione; crea insicurezza sull’interesse degli altri verso la propria persona.

Quando la timidezza diventa una patologia

Esistono dei segnali ben precisi che mostrano quando una forma di timidezza raggiunge livelli tali da configurarsi come vera e propria patologia sociale:

  • Il soggetto avverte una forte paura delle relazioni sociali che siano esterne alla famiglia o a persone conosciute
  • L’individuo è bloccato dall’imbarazzo e dalla paura dell’umiliazione
  • L’esposizione a situazioni sociali porta ad attacchi di panico
  • Il soggetto riconosce che la sua paura è irrazionale ed eccessiva
  • L’evitamento diventa la priorità nella vota di tutti i giorni
  • La paura e il disagio sono aggravati da altri disturbi psicologici

Come affrontare il problema dell’insicurezza

Per affrontare i problemi dell’insicurezza è necessario impegnarsi con grande sforzo, in quanto si tratta di sensazioni e comportamenti molto difficili da controllare. Esistono diversi studi che consigliano tecniche e strategie mirate per poter vincere la propria timidezza, come ad esempio cercare di esprimere se stessi, frequentare persone sicure di sé, porsi degli obiettivi, affrontare nuove sfide e così via. Molto spesso con un lavoro lento e costante su sé stessi è possibile ottenere dei buoni risultati.

Quando però l’insicurezza si trasforma in qualcosa di patologico, è bene affrontare il problema in modo approfondito e mirato. Il metodo migliore è sicuramente un percorso di psicoterapia conoscitivo-comportamentale, in grado di portare il soggetto ad una profonda conoscenza di sé e delle possibile cause di timidezza, per combatterle al meglio. Affidandosi a professionisti esperti è possibile scegliere la terapia più adatta alle proprie esigenze.

Ad esempio, visitando il sito Michelecanil.it si possono prendere contatti con lo studio del Dottor Michele Canil. Grazie alla sua esperienza di psicologo e psicoterapeuta specializzato nel trattamento dei disturbi legati ad ansia, stress e disordini nelle relazioni, il dottor Canil è in grado di indicare il percorso più adatto per superare i problemi connessi all’insicurezza.