Balla, ad Alba in mostra i suoi capolavori

Balla, ad Alba in mostra i suoi capolavori

La Fondazione Ferrero di Alba rende omaggio al futurista torinese Giacomo Balla con una mostra, Futur Balla, che raccoglie i suoi capolavori. La mostra, a cura di Ester Coen, è stata realizzata in collaborazione con il GAM di Torino e la Soprintendenza alle Belle Arti del Piemonte.

Il percorso espositivo, dedicato interamente al pittore e avanguardista piemontese, si articola in più sezioni che rispecchiano le fasi della vita e delle creazioni pittoriche dell’artista. Si parte, quindi, dal realismo sociale e dalla tecnica divisionista per passare poi agli studi sulla luce e per giungere, infine, al periodo futurista, con l’adesione di Balla al movimento futurista del quale fu esponente di spicco sin dal 1910.

Le opere risalenti alla fine dell’Ottocento mostrano, dunque, un’attenzione particolare nei confronti delle classi sociali ai margini della società, opere nelle quali utilizza la tecnica divisionista, sviluppata e applicata già dai suoi colleghi piemontesi. Fino ad arrivare, poi, al periodo futurista che fa tesoro del resto dei modelli e delle tecniche apprese fino a quel momento, dalla pennellata ricca di filamenti luminosi al forte contrasto chiaro-scuro.

La mostra espone numerosi capolavori, tra cui diverse opere appartenenti a collezioni private difficilmente concesse in prestito. Tra cui il “Polittico dei viventi”, “La mano del violinista”, “Bambina che corre sul balcone”, “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, “Volo di rondini” e molte altre.

La mostra Futur Balla sarà visitabile tutti i lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 19, presso la Fondazione Ferrero ad Alba (Cuneo). La mostra, visitabile gratuitamente, sarà chiusa il 25, 31 dicembre 2016 e 1° gennaio 2017 e sarà aperta fino al 27 febbraio 2017.

Una buona occasione anche per visitare Alba e, al tempo stesso, spingersi fino a Torino, dove – sempre fino al 27 febbraio 2017 – sarà visitabile anche la mostra PROTOBALLA. La mostra, a cura del Conservatore capo della GAM Virginia Bertone e di Filippo Bosco, mostra il legame dell’artista con la città sabauda, dove egli mosse i primi passi alla fine dell’Ottocento.

Pensata come ideale completamento della mostra di Alba, espone per la prima volta le rare fotografie di Mario Galbinio che documentano la realtà quotidiana dei sobborghi torinesi, affiancate peraltro al dipinto di Giacomo Grosso “Ritratto di Olimpia Oytana Barucchi” e ad alcune opere di Giuseppe Pelizza da Volpedo. In mostra, al GAM di Torino, anche alcune riproduzioni di documenti di Giacomo Balla.