Come si leggono le etichette degli alimenti

Come leggere l'etichetta dei cibi?

Il primo passo da seguire per un’alimentazione corretta e ben equilibrata consiste nel prendere l’abitudine di leggere le etichette dei prodotti e dei cibi che si comprano al supermercato: questo è il solo modo per essere consapevoli degli ingredienti con cui si ha a che fare e per sapere cosa si introduce nel proprio organismo.

Imparare a consultare le etichette alimentari non vuol dire semplicemente verificare degli elenchi di ingredienti o controllare la quantità di calorie che vengono ingerite, ma anche e soprattutto essere in grado di ricavare il massimo beneficio possibile dalle informazioni che quelle stesse etichette mettono a disposizione.

A livello europeo, le norme che riguardano le etichette alimentari sono disciplinate dal regolamento 1169 emanato nel 2011, attraverso il quale sono state stabilite delle disposizioni basilari che tutti i produttori sono tenuti a rispettare. Lo scopo è quello di mettere i consumatori nelle condizioni di sapere il più possibile a proposito degli ingredienti degli alimenti che comprano. Ma come si fa a sapere se le etichette dicono la verità? Per non farsi ingannare, il segreto sta nel saper interpretare le informazioni di cui si dispone.

Etichette e ingredienti: cosa bisogna sapere

Per esempio, è bene ricordare che gli ingredienti che sono indicati sulle etichette sono sempre riportati in ordine decrescente di quantità: il primo ingrediente è quello più presente in termini percentuali, e così via fino all’ultimo. Nel momento in cui si è chiamati a scegliere tra prodotti di marche differenti, è senza dubbio importante conoscere e confrontare la concentrazione dei vari ingredienti.

Una delle diciture che tendono a ingannare di più i consumatori, o comunque a far credere loro cose diverse dalla realtà, è quella relativa ai prodotti integrali. Se si vuole essere certi di avere a che fare con un prodotto realmente integrale, è opportuno accertarsi del fatto che il suo contenuto di fibra superi il 7% e che il contenuto di farina integrale corrisponda al 100%.

Nel caso in cui vi siano dei valori differenti, si è in presenza di un alimento che non può essere considerato completamente integrale, dal momento che è stato realizzato con una miscela di farine differenti, nella quale quella integrale è affiancata da farine bianche. Attenzione anche ai presunti prodotti senza zucchero, al tonno in scatola e all’olio di oliva.

Insomma, per alimentarsi in maniera corretta leggere le etichette è fondamentale. Se poi ci si fa aiutare da un nutrizionista a Milano o comunque da una figura professionale esperta nel settore, i risultati sono ancora più apprezzabili. Può essere utile, allora, consultare il sito www.studionutrilab.com che fa riferimento allo Studio Nutrilab, un centro nutrizionale che ha sede a Cosenza e a Milano e di cui è responsabile il biologo nutrizionista Francesco Garritano, professionista Gift e laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.

Il dottor Garritano, oltre che nutrizionista a Milano, è anche docente universitario e affiliato Coni, essendo specializzato nell’integrazione sportiva: insomma, una figura su cui si può fare sicuro affidamento.