Sempre più frodi informatiche: come risolvere?

Se non ci si muove con oculatezza può accadere di incappare in truffe on line attuate a scapito di qualche utente inesperto. Il nostro paese è tra quelli più soggetti ai reati informatici e, facendo riferimento agli ultimi dati si sono avuti oltre ventimila casi di frodi; quindi, per evitare i danni derivanti dai reati è necessario informarsi sulle azioni messe in atto da persone che hanno l’unico obiettivo di ottenere nostri dati. Per il reato extraeuropeo occorre collaborare a vari livelli soprattutto con le forze dell’ordine anche se i sistemi bancari si sono adoperati cercando di apportare migliorie al livello di sicurezza per salvaguardare la clientela.

Ecco alcune “dritte” per rimanere fuori dalle truffe. Bisogna ribadire che nella “giungla” di negozi on line sappiamo che l’acquisto avviene con carta di credito e ti ritrovi l’oggetto a casa… ma, purtroppo, sta crescendo in maniera esponenziale il numero delle frodi informatiche messe in atto da persone senza troppi scrupoli che si appropriano di “dati sensibili” quali password e username per entrare nelle banche in cui sono depositati i vostri soldi. Il “modus operandi” può essere vario: il primo passo è quello di mandarvi delle e-mail ingannevoli (e-mail phishing) che sembrano inviate dalla vostra banca.

Con l’escamotage della sussistenza di complicazioni sul vostro conto vi invitano ad eseguire un click sul link segnalato: può trarvi in inganno l’estrema somiglianza grafica con quella originale della vostra banca. Per ovviare a tutto ciò è possibile far comunicare le e-mail di phishing come spam nel programma della posta poichè il rischio è che, andando avanti e accedendo, daremo la possibilità al nostro truffaldino di scoprire la password.

Nelle e-mail phishing non compaiono nome e cognome, possono presentare tuttavia strafalcioni grammaticali, imbrogliando gli utenti, facendo leva su difetti del browser ed inoltre avere nella barra di stato l’indirizzo del sito web della vostra banca o quello di Poste Italiane…. Quindi sappiate che se cliccate sopra si apre un sito truffaldino.

Per evitare di essere individuati inoltrano le e-mail con computer infettati da virus. Per evitare i raggiri online alcuni suggerimenti che possono aiutare sono prima di tutto di non fidarsi mai di richieste non veritiere dalla vostra banca che, tra l’altro, non chiederà mai le password. Certamente informarsi presso il servizio per i clienti al momento dell’arrivo di una qualsiasi e-mail della banca può risultare vantaggioso.

Da sapere che le banche utilizzano la crittografia proprio per eludere qualche malintenzionato, quindi, occorre controllare la veridicità dell’indirizzo della vostra banca nella barra si stato: innanzitutto che inizi per https e che vi sia un lucchetto chiuso nell’indirizzo. Si può verificare il lucchetto nella scheda Sicurezza di Mozilla Firefox (dopo aver premuto due volte sul lucchetto) nella voce nome comune (visualizza) per riscontrare una conformità con il sito della vostra banca. E’ necessario, inoltre, verificare gli estratti conto a scadenze regolari e rivolgersi alla Polizia Postale nel qual caso i conti non tornino!

Per entrare nel sito della vostra banca scrivete l’indirizzo nel browser e, per evitare spiacevoli sorprese, non aprite mai gli indirizzi che vi scrivono nelle e-mail. Se capite che un sito risulta subdolo scrivete password e username finti e, se vengono accettati, il consiglio è di abbandonare il prima possibile quel sito, senza inutili tentennamenti.

Fonte: http://www.webbando.com