Buenos Aires, guida pratica alla visita della città

Buenos Aires è una città incantevole sotto diversi punti di vista e, come in ogni viaggio, vale la pena di pianificare attentamente spostamenti e luoghi da vedere per ottimizzare i tempi che, spesso, sono ridotti. Eccovi, dunque, qualche consiglio utile per organizzare al meglio la visita della città.

Si può iniziare dalla famosa Avenida de Mayo, dove gli edifici rispecchiano lo stile europeo importato dai commercianti che viaggiavano in Europa. Qui si trova lo storico Cafè Tortoni, ritrovo della nobiltà e di personaggi illustri di Buenos Aires, per poi raggiungere Plaza de Mayo. Sul lato sinistro della piazza svetta la Cattedrale Metropolitana, che custodisce le spoglie di José de San Martin, militare argentino decisivo durante l’indipendenza dalla colonizzazione spagnola del Paese e ancor oggi considerato eroe nazionale.

Di fronte alla Cattedrale si trova la Casa Rosada, sede del governo nazionale. Sulla piazza sono disegnata i fazzoletti bianchi delle Madri di Plaza de Mayo, un’associazione di madri dei Desaparecidos che, ancor oggi, si raduna in questo luogo.

Dalla Piazza si raggiunge San Telmo, quartiere bohemién di Buenos Aires, dove ogni domenica si tiene un mercatino dell’usato, pittoresco e molto variopinto. La zona è ricca di locali, tra cui lo storico Plaza Dorrego Bar, ritrovo di artisti come Joaquin Lavado, creatore del personaggio dei fumetti Mafalda.

Nelle immediate vicinanze si può ammirare il Convento de Santo Domingo, celebre per il mausoleo del Generale Belgrano, creatore della bandiera nazionale.

Lasciando il centro della città, ci si può dedicato alla visita del quartiere La Boca, famoso perché qui nacque il tango, un ballo praticato inizialmente dalle prostitute nei bordelli. Se ieri questo quartiere era abitato soprattutto da migranti e considerato poco sicuro, oggi è meta turistica d’eccellenza. Lungo le vie principali, si possono ammirare le costruzioni multicolore realizzate in legno e lamiera, sedi di locali alla moda e negozi di artigianato.

Nel 1880, infatti, qui vi fu la prima ondata di immigrazione e molti furono gli italiani, tra cui i genovesi, che contribuirono a realizzare il quartiere così come lo vediamo ancor oggi.

Seguendo il corso del fiume, si arriva al moderno quartiere di Puerto Madero, dove all’inizio del 1900 venne realizzato il porto, ben presto abbandonato. Negli anni successivi la zona è stata riqualificata e i vecchi magazzini oggi ospitano uffici, ristoranti e centri commerciali.

Da visitare, anche se un po’ distante, il cimitero monumentale di Recoleta, costruito nel 1820. Qui ci sono oltre 4700 cappelle, tra cui quelle delle famiglie più prestigiose della città, la maggior parte riscostruite dopo il 1880. La tomba più famosa è senz’altro quella di Eva Peron, moglie del Presidente Juan Domingo Peron, e paladina del popolo.