
Come è noto, l’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti della Amministrazione Pubblica) ha cessato le sue funzioni nel 2012, a seguito della riforma del settore previdenziale deciso dall’esecutivo del tempo, guidato da Mario Monti, pochi mesi prima, col decreto Salva Italia. I servizi erogati dall’Inpdap sono entrati nel cosiddetto Super INPS, che continua quindi a erogarne i servizi. Grazie l’approfondimento curato dal sito specialistico www.inpdap-prestiti.it, vediamo come le cose sono cambiate in questi anni.
Tra le funzioni in questione c’era anche quella creditizia, sotto forma di prestiti e mutui che per lungo tempo sono stati estremamente convenienti, con tassi inferiori a quelli offerti dal mercato. Tra le categorie che potevano usufruirne c’era anche quella delle Forze dell’Ordine.
Prestiti INPDAP: quali sono i corpi interessati
Quando si parla di Forze dell’Ordine, si fa riferimento ad una categoria molto larga nel nostro Paese, comprendente una miriade di corpi spesso non conosciuti a tutti. Solitamente, comunque, esse si dividono in:
- Polizia di Stato;
- Guardia di Finanza;
- Carabinieri;
- Polizia Penitenziaria.
Sino alla riforma della Pubblica amministrazione decisa dal ministro Madia, anche la Guardia Forestale faceva parte delle Forze dell’Ordine. Oggi il corpo, pur continuando ad esistere, contrariamente a quanto si ritiene, è stato assorbito nei Carabinieri.
Quali sono i prestiti INPDAP per le Forze dell’Ordine
Anche per le Forze dell’Ordine, l’INPDAP ha predisposto una proposta imperniata sui piccoli prestiti e sui prestiti pluriennali a 60 e 120 mesi. Nel primo caso non esiste alcuna necessità di presentare la finalità del finanziamento e il tasso di interesse nominale annuo si attesta al 4,25%, cui occorre aggiungere lo 0,50% sotto forma di ritenuta per le spese relative alla quota del fondo rischi e all’amministrazione.
Nel caso dei prestiti pluriennali occorre rientrare in una casistica che vede la presenza di eventi come quelli calamitosi o luttuosi, oppure i lavori della propria abitazione, un matrimonio o la formazione scolastica dei figli e altro. In questo caso il costo del finanziamento, oltre allo 0,50% già ricordato, prevede un tasso nominale annuo del 3,50%.
Piano di ammortamento nei prestiti INPDAP
I prestiti INPDAP sono caratterizzati dalla formula nota come cessione del quinto, ovvero la trattenuta diretta del 20% dell’emolumento di cui gode l’interessato, si tratti di stipendio o pensione. Una soluzione derivante proprio dalla presenza di un trattamento che diventa la migliore garanzia possibile per il rientro della cifra concordata in sede contrattuale.