Cosplay: breve descrizione di un fenomeno di massa

Un coinvolgimento globale

È un dato di fatto: il Cosplay oggi non interessa più solo gli appassionati di travestimenti, gli amanti di cultura fantasy e i lettori di manga e fumetti in genere.

Il fenomeno, proprio per le dimensioni che sta prendendo in tutto il nostro Paese, riguarda sempre più soggetti: gli attori della società civile, come le associazioni culturali, che uniscono i loro sforzi per diffondere, non solo tra i giovani, la cultura in generale e quella di settore in particolare; le pubbliche amministrazioni, chiamate in causa per la gestione o la messa a disposizione degli spazi necessari alla festa e per l’attribuzione delle concessioni per l’evento; i commercianti, che, nei piccoli centri, così come in quelli più grandi, beneficiano direttamente, con stand enogastronomici, di oggettistica o di abbigliamento, o indirettamente, grazie all’afflusso di visitatori e turisti attirati in paese dall’evento; i cittadini, che per semplice curiosità, o in quanto amici di appassionati, per la prima volta passeggiano tra gli stand e partecipano alla festa.

Musica e ospiti

Stiamo parlando di un fenomeno che ha visto i propri numeri crescere di anno in anno e che, nel solo 2017, è stato al centro di almeno 50 eventi, gare, contest e fiere (per non contare che quelle più note e di dimensioni maggiori), organizzate in tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia, dal Friuli alla Puglia.

Ognuna di queste manifestazioni Cosplay esercita un forte richiamo su migliaia di giovanissimi, giovani e adulti. Sul palco i gruppi musicali interpretano brani ripresi dalle sigle dei cartoni animati più famosi, quelli andati in onda dagli anni Settanta ad oggi, o si lanciano nell’esecuzione di musiche tradizionali celtiche o normanne, amate dagli appassionati di travestimenti per i loro richiami mitologici.

La festa prosegue con l’intervento di special guest, professionisti del mondo manga (disegnatori noti anche a livello internazionale, sceneggiatori, …) o della tv e del cinema di settore (doppiatori e costumisti dei film e delle serie cult, come Il Trono di Spade).

I premi ai travestimenti

I contest poi sono il momento più atteso, in quanto tutti i presenti iscritti alla gara sfilano sul palco di fronte alla giuria, per un tempo prestabilito dall’organizzazione della festa. Nei 30 – 40 secondi a disposizione verranno valutate le loro capacità di riprodurre i movimenti e gli atteggiamenti che caratterizzano il personaggio che stanno interpretando.

Va da sé, ovviamente, che allo stesso tempo, i giudici esprimeranno un giudizio sulla qualità e la precisione del confezionamento del costume: ogni dettaglio sarà preso in esame e valutato. Insomma, in pochi istanti, la giuria darà il voto al lavoro delle settimane o dei mesi che sono stati necessari per la preparazione, oltre che alla presenza sul palco. Una bella responsabilità.

Gli stand

Ma una festa Cosplay non è tale se non si possono acquistare gadget e prodotti diversi; e se non si possono gustare prelibatezze, possibilmente in tema con la cultura giapponese, principale ispiratrice di questo fenomeno. Ecco quindi che gli ospiti potranno, durante tutto il tempo in cui si svolgerà l’evento, girare tra gli stand ed ammirare o comprare quel numero del fumetto che cercavano da tempo, la riproduzione della katana di Goemon, il samurai amico di Lupin III, la maschera del loro eroe preferito o proprio quell’accessorio che mancava per completare un travestimento, un costume.