Case di classe energetica A e B, il bonus fiscale c’è

La riduzione dell’Iva al 50% è stata confermata per l’acquisto di abitazioni ad elevata efficienza energetica (case di classe A e di classe B) dal decreto Mille proroghe: una buona notizia per tutti coloro che sono intenzionati a comprare un appartamento a impatto energetico ridotto.

Il merito è dell’approvazione di un emendamento in merito, in virtù del quale la detrazione di imposta dell’Iva erogata al costruttore è stata concessa per tutto l’anno e prolungata fino al prossimo 31 dicembre. La detrazione, come sempre, viene suddivisa in dieci quote uguali, a partire dall’anno in cui le spese sono state sostenute e per i nove periodi di imposta seguenti.

La condizione da rispettare per poter beneficiare del bonus è che la casa per la quale lo si vuole richiedere venga comprata prima del 31 dicembre del 2017; in ogni caso la detrazione viene concessa anche se a essere acquistati sono immobili ristrutturati.

Oltre che per l’acquisto prima casa, è previsto un bonus anche per la seconda casa: la detrazione, infatti, vale anche per questa tipologia di abitazione, la cui Iva è pari al 10% (a differenza di quella sulla prima casa che, invece, è al 4%). Appare chiaro, pertanto, l’intento di agevolare anche l’acquisto di seconde case caratterizzate da una classe energetica alta, così da non dover fare i conti con un consumo di energia elevato per di più per un’abitazione che di solito viene usata per poche settimane all’anno (nei week-end o nei periodi di villeggiatura).

Come funziona il bonus

Vale la pena, a questo punto, di entrare un po’ più nel dettaglio, anche per capire quali sono le differenze tra la prima casa e la seconda casa. Nel caso in cui si acquisti una prima casa, viene messo a disposizione un credito di imposta che corrisponde al 2% del costo di acquisto, visto che l’Iva prevista è del 4%; viceversa, nel caso in cui si acquisti una seconda casa, viene messo a disposizione un credito di imposta che corrisponde al 5%, visto che l’Iva prevista è del 10%. Dal momento che per le pertinenze è previsto un trattamento fiscale uguale a quello per l’immobile cui sono connesse, per l’acquisto di un immobile con pertinenze si ha il diritto di usufruire di credito Irpef non solo per l’appartamento ma per l’Iva pagata nel complesso.

Ma come si può richiedere il bonus fiscale? La procedura da seguire prevede di inserire la spesa relativa all’acquisto della casa nella sezione III C del Quadro E del modello 730, vale a dire la parte dedicata a oneri e spese, in corrispondenza del rigo E59. La proroga del bonus fiscale vale, ovviamente, anche per chi ha acquistato una casa nelle prime settimane del 2017.

La notizia del prolungamento degli incentivi fiscali è stata accolta in maniera positiva dall’Ance, il cui presidente Gabriele Buia ha messo in evidenza che la promozione di una politica delle costruzioni che tenda al rinnovo urbano con edifici di qualità non può prescindere da un miglioramento della loro efficienza energetica. Senza dimenticare che, in questo modo, il mercato residenziale viene stimolato.